myHEALTH: Dr.ssa Goldinger, quali gruppi di pazienti sono tipicamente interessati dal melanoma?
Dr.ssa S. Goldinger: in questo caso non si può usare il termine «tipico». Anche se l’età media dei pazienti è di circa 55 anni e per la maggior parte sono uomini, lo spettro è molto ampio. Il più giovane dei miei pazienti aveva 16 anni e il più anziano 97. Bisognerebbe tenere sotto controllo la propria pelle a qualsiasi età .
myHEALTH: si può però parlare di diagnosi precoce.
Dr.ssa S. Goldinger: esatto. Quando il melanoma allo stadio iniziale è ancora molto sottile, le possibilità di guarigione sono molto alte. Una volta però che il melanoma ha diffuso metastasi in altri organi, il decorso della malattia diventa infausto.
myHEALTH: cosa significa «sottile» in questo caso?
Dr.ssa S. Goldinger: quando un melanoma ha uno spessore inferiore al millimetro, la probabilità che si diffonda è minima. Se lo spessore del tumore varia tra uno e quattro millimetri, esiste un rischio maggiore che il melanoma si sia già diffuso.
myHEALTH: in che modo un profano riconosce un melanoma?
Dr.ssa S. Goldinger: è fondamentale soprattutto riconoscere le alterazioni cutanee. La classica regola dell’ABCD può essere d’aiuto in questo caso (vedere il riquadro). In ambiente clinico si parla di «brutto anatroccolo». Purtroppo non è sempre la grossa lesione nera che indica un melanoma. Bisogna tenere presente il quadro cutaneo completo. Per esempio: se una persona ha molti nei grossi e scuri, un nuovo neo seppur piccolo può essere un segno di melanoma. I sanguinamenti devono essere indagati. I melanomi si presentano principalmente sulla pelle, ma possono insorgere anche sotto un’unghia o sulle mucose. Non tutte le alterazioni cutanee sono tuttavia un melanoma. Tra quelli benigni vi sono, per esempio, le verruche dell’anziano, che io nelle donne chiamo «verruche della saggezza».
myHEALTH: cosa è successo negli ultimi anni dal punto di vista terapeutico?
Dr.ssa S. Goldinger: il trattamento sistemico dei melanomi ha visto un drastico cambio di paradigma: dieci anni fa si ricorreva principalmente alla chemioterapia. Oggi il trattamento del melanoma è dominato da immunoterapia e terapie mirate. In questo modo abbiamo registrato anche un miglioramento nella sopravvivenza di questi pazienti.
Regola dell’ABCD
Le alterazioni cutanee possono essere più facilmente riconosciute grazie alla classica regola dell’ABCDE, che vale sia per i nei «vecchi» sia per quelli nuovi. Qualora si riscontrassero effettivamente uno o più segni, rivolgersi a uno specialista per una visita.
A: Asimmetria - forma irregolare, non simmetrica
B: Bordi frastagliati - bordi irregolari
C: Colore - variabile, a macchie
D: Dimensioni - alterazioni visibili per dimensione, colore, forma e/o spessore
E: Evoluzione - formazione di noduli, gibbosità o «gradini»
Tumore della pelle: numeri, dati, prognosi
Ogni anno, in Svizzera si ammalano più persone di tumore della pelle: solo da melanoma maligno, il tumore della pelle nero, annualmente sono interessate in media 2450 persone. Uno dei motivi attuali di questo aumento è banalmente il fatto che diventiamo sempre più vecchi.
Il secondo rapporto svizzero sul cancro confronta gli episodi di cancro in Svizzera con altri nove Paesi europei in base a fattori quali stile di vita, tenore di vita e ambiente. Del melanoma stupisce questo risultato: in Svizzera si ammalano più persone di questa forma di tumore rispetto a qualsiasi altro Paese. Il perché fino ad ora non è stato possibile appurarlo.
Lo sviluppo del buco nell’ozono ha un’importante correlazione con l’insorgenza di tumore della pelle, causato principalmente da una prolungata e marcata esposizione alle radiazioni ultraviolette. Più si assottiglia lo strato di ozono protettivo, più siamo esposti alla luce ultravioletta dannosa per le cellule. I ricercatori, tuttavia, sono convinti che il buco nell’ozono si riprenderà lentamente, anche se per una guarigione completa saranno necessari alcuni decenni.