L’attività sessuale può trasmettere da uomo a uomo alcuni agenti patogeni come batteri, virus, funghi e parassiti, causa delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST).

Herpes

Questa infezione virale viene trasmessa attraverso rapporti sessuali non protetti, baci e contatto fisico. I sintomi sono bollicine pruriginose che provocano bruciore nella bocca, sulle labbra o nell’area genitale. La diagnosi della malattia avviene mediante tampone. Non è possibile proteggersi dai virus dell’herpes.«Un’infezione da herpes favorisce inoltre il contagio di altre IST, soprattutto dell’Aids», avvisa la Dr.ssa Laurence Toutous-Trellu, specialista di dermatologia e venereologia presso l’Ospedale universitario di Ginevra.

Clamidia

La malattia può provocare prurito, dolori e bruciore durante la minzione e perdite nell’area genitale. Il 50-70 % delle persone colpite non avverte sintomi, come spiega la Dr.ssa Toutous-Trellu. Nonostante ciò, la malattia può essere trasmessa al partner attraverso rapporti sessuali non protetti e al neonato al momento del parto. Le clamidie vengono rilevate nell’urina e scompaiono con gli antibiotici. Un’infezione non trattata può portare nelle donne, e più raramente anche negli uomini, all’infertilità. 

Gonorrea

È una delle IST più diffuse e viene chiamata anche scolo. La gonorrea viene trasmessa attraverso rapporti sessuali non protetti e si manifesta con perdite nell’area genitale, dolori alla vagina e al glande, durante la minzione o il rapporto sessuale nonché con dolori al collo, arrossamenti e irritazioni nella bocca e nella faringe. La malattia viene rilevata mediante campione ematico e in genere scompare con antibiotici. Se non trattata, la gonorrea negli uomini può giungere alla prostata e all’epididimo; in entrambi i sessi l’infezione può causare l’infertilità.

Sifilide

L’infezione viene tramessa attraverso rapporti sessuali non protetti e si manifesta in modi diversi. Su pene, ano, vagina o bocca possono comparire piccole ulcere non dolorose che secernono un liquido incolore ma altamente contagioso. Successivamente, possono manifestarsi eruzioni cutanee, infiammazioni, sintomi da raffreddamento e influenzali. La sifilide viene rilevata tramite campione ematico e viene trattata con successo mediante antibiotici. Se non trattata, nel lungo termine può causare conseguenze gravi e persino letali.

Epatite B e C

L’epatite B si trasmette durante i rapporti sessuali attraverso piccolissimi lesioni cutanee o le mucose. La trasmissione sessuale di epatite C è rara. I virus dell’epatite B o C possono causare gravi danni al fegato. Contro l’epatite B la Dr.ssa Toutous-Trellu consiglia la vaccinazione profilattica e contro l’epatite C sono disponibili nuove compresse molto promettenti.

In generale

La maggior parte delle IST può essere trattata con buoni risultati o persino scomparire, se vengono riconosciute in tempo. Se si manifestano prurito, bruciore o perdite nell’area genitale, rivolgersi immediatamente a un medico per sottoporsi a trattamento, se necessario. «Se viene rilevata una IST, è importante che anche il partner o la partner sessuale venga visitato/a ed eventualmente trattato/a per interrompere il ciclo di trasmissione», sottolinea la Dr.ssa Toutous-Trellu. Il rischio di contagio di una IST aumenta con il numero di partner sessuali. Chi ha cinque o più partner sessuali all’anno, dovrebbe anche senza sintomi farsi visitare una volta all’anno per escludere le IST.

L’HPV può causare il tumore

A questa malattia deve essere posta la dovuta attenzione. Secondo le valutazioni, il 70-80% delle persone sessualmente attive è colpito dall’HPV (papillomavirus umano) nel corso della vita. «Nel 90% dei casi il virus scompare entro due anni», dichiara la Dr.ssa Laurence Toutous-Trellu. La frequenza delle infezioni HPV cresce con il numero di partner sessuali.

La maggior parte dei tipi di HPV è innocua, tuttavia esistono anche tipi ad alto rischio, che possono essere causa di vari stadi preliminari al tumore e malattie tumorali, fra cui il carcinoma della cervice uterina. Negli anni passati in Svizzera ogni anno sono stati diagnosticati circa 250 nuovi casi di carcinoma della cervice uterina e circa 5000 stadi preliminari al tumore.

In base all’attività sessuale, i virus dell’HPV raggiungono l’area del collo-faringe e possono anche qui causare stadi preliminari al tumore o tumori. «Le trasmissioni nella bocca e nell’area del collo sono aumentate negli ultimi tempi», afferma la Dr.ssa Toutous-Trellu.

L’esperta consiglia la vaccinazione. È particolarmente vantaggiosa se effettuata precedentemente alle prime esperienze sessuali. Pertanto, la vaccinazione gratuita contro l’HPV viene consigliata a tutti i ragazzi di età compresa fra 11 e 14 anni. La vaccinazione contro l’HPV è utile anche per i ragazzi di età compresa fra 15 e 26 anni.

Rolf Zenklusen
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