Non è ancora stata identificata una causa scatenante della vitiligine. Si ipotizza che possa originare da una combinazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali come stress, lesioni cutanee o forti esposizioni ai raggi solari. Nella vitiligine le cellule pigmentarie, i cosiddetti melanociti, vengono attaccati dal sistema immunitario, che ne ostacola o annulla la funzione. La produzione di melanina, la sostanza pigmentosa, si interrompe e la pelle si ricopre di macchie bianche che devono essere protette dal sole. Le parti maggiormente colpite sono testa, collo, pieghe delle ascelle e regione genitale e talvolta possono comparire malattie concomitanti come un deficit della funzionalità tiroidea.

La vitiligine non è curabile

A differenza di altre malattie autoimmuni, per cui oggi esistono moderne terapie farmacologiche, la terapia di base per la vitiligine non ha visto grandi passi avanti negli ultimi anni. I pazienti affetti da vitiligine assumono corticosteroidi orali, antiossidanti e integratori vitaminici assieme a creme e pomate topiche. Spesso, principalmente in combinazione ai suddetti farmaci, si accompagna fototerapia: i raggi UV stimolano la produzione di melanociti, che ripigmentano la pelle. La fototerapia richiede pazienza e non garantisce un successo. Esiste anche il rischio che la vitiligine si ripresenti dopo il trattamento.

Si utilizzano anche climatoterapia, trucco permanente, trattamenti chirurgici, trapianti di cellule o metodi terapeutici complementari.

La vitiligine è più di un «puro problema estetico»

In una società fondata su ideali di bellezza e presunta perfezione, la vitiligine può compromettere fortemente la qualità della vita di chi ne è affetto, che può provare vergogna con conseguente isolamento e perfino depressione. La maggior parte delle persone, circa l’1% della popolazione mondiale, che soffre di vitiligine nasconde per questo motivo la propria malattia. Una maggiore sensibilizzazione generale può avvicinare le persone al problema.

Autrice
CHRISTA INGLIN 
Redattrice di Hautsache [SSPVSocietà svizzera della psoriasi e della vitiligine)]